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Acquistare casa a maggio conviene di più, i tassi sono in picchiata

Claudio Rossi 12 Maggio 2024
Tassi mutui maggio

Il report della Banca d'Italia sui mutui - (architectours.it)

Tassi in picchiata a maggio. È il momento di comprare? Ecco cosa dice la Banca d’Italia nel suo consueto report mensile.

Nel panorama economico italiano si è registrato un ulteriore calo dei tassi di interesse per i mutui nel mese di marzo, confermando un trend positivo per i potenziali acquirenti di immobili. Secondo quanto riportato dalla Banca d’Italia nel suo consueto report mensile, i tassi di interesse sui prestiti erogati hanno raggiunto il 4,21%, registrando un decremento dello 0,10% rispetto al mese precedente. E anche il mese di maggio in cui ci troviamo fornisce buone indicazioni ai contribuenti.

Tassi mutui maggio
Il report della Banca d’Italia sui mutui – (architectours.it)

Questo calo dei tassi di interesse si riflette anche nei prestiti al settore privato, che hanno registrato una diminuzione del 2,4% su base annua. Le famiglie hanno visto una riduzione dell’1,4% nei prestiti, mentre le società non finanziarie hanno subito un calo del 3,9%. Inoltre, il tasso di variazione dei depositi del settore privato è risultato nullo, mentre la raccolta obbligazionaria è aumentata del 18,7%.

Acquistare casa a maggio conviene di più, i tassi sono in picchiata

Per quanto riguarda i dettagli specifici, i tassi di interesse per i mutui per l’acquisto di abitazioni, inclusi gli oneri accessori, si sono collocati al 4,21% a marzo, rispetto al 4,31% di febbraio. È interessante notare che la percentuale di mutui con un periodo iniziale di tasso fisso fino a un anno è diminuita al 14%, rispetto al 17% del mese precedente.

Tassi mutui maggio
I tassi dei mutui in picchiata a maggio – (architectours.it)

Analogamente, i tassi di interesse per i nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,26%, con tassi leggermente inferiori per importi superiori a 1 milione di euro. Nel complesso, i tassi passivi sui depositi sono stati dell’1,04%. Questi dati riflettono un mercato del mutuo in costante diminuzione, sostenuto da un contesto di inflazione in calo e prospettive economiche più favorevoli. Tuttavia, la Banca d’Inghilterra rimane cauta.

La scelta tra un mutuo a tasso fisso o variabile potrebbe diventare cruciale, specialmente considerando la possibilità di ulteriori ribassi dei tassi. In questo contesto, ritardare la richiesta di un mutuo potrebbe essere vantaggioso per coloro che mirano a ottenere condizioni più convenienti. Tuttavia, è importante considerare anche il potenziale aumento del costo degli immobili nel tempo.

Per chi è già in procinto di richiedere un mutuo, la possibilità di rinegoziare o surrogare il contratto in caso di ulteriori ribassi dei tassi potrebbe essere una strategia da tenere in considerazione. In ogni caso, la decisione resta complessa e influenzata da molteplici fattori, tra cui le previsioni economiche e le aspettative personali riguardo ai tassi di interesse.

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