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Proroga tariffe TARI 2024: quali sono le nuove scadenze e cosa si rischia a non pagare

Alessandro Fabiani 24 Giugno 2024

### Proroga Tariffe TARI 2024: Cosa Cambia per i Contribuenti

La proroga delle tariffe TARI per l’anno 2024 ha suscitato grande interesse tra i contribuenti italiani, in particolare per quanto riguarda le modalità di approvazione dei piani finanziari e le scadenze di pagamento. Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa proroga e come influisce sulla gestione dei rifiuti urbani.

### Proroga tariffe Tari 2024? Tutto ruota intorno ai Pef

La decisione di posticipare la scadenza dei Piani economici e finanziari (PEF) dal 30 aprile al 30 giugno rappresenta una mossa strategica del Governo, volta a dare più tempo ai Comuni per adeguarsi alle nuove normative introdotte dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (ARERA). Questo slittamento è stato accolto con favore dagli amministratori locali, che si trovano a dover navigare un panorama normativo in continua evoluzione, soprattutto in materia ambientale.

Il PEF è uno strumento fondamentale che permette di calcolare con precisione i costi da sostenere per il servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani. La sua corretta redazione è quindi essenziale per garantire una tassazione equa ed efficiente.

### Chi approva le tariffe Tari?

Le tariffe della Tassa sui Rifiuti (TARI) sono stabilite dai Consigli Comunali attraverso specifiche delibere che prendono come riferimento i costi indicati nei PEF. Questo processo garantisce che ogni utente contribuisca in maniera proporzionata ai costi effettivi del servizio offerto dal proprio Comune. Le tariffe si dividono in domestiche e non domestiche, includendo sia una quota fissa sia una variabile, a seconda della tipologia dell’utente e della quantità di rifiuti prodotta.

### Quando si paga la Tari 2024?

A differenza di altre tasse immobiliari come l’IMU, il pagamento della TARI varia significativamente da un Comune all’altro. Generalmente viene suddiviso in più rate durante l’anno fiscale, con scadenze stabilite dalle singole amministrazioni comunali. Questo sistema flessibile permette ai contribuenti di organizzare meglio il proprio budget annuale dedicato alle tasse locali.

Inoltre, molti Comuni offrono agevolazioni sotto forma di Bonus TARI basati sull’ISEE, dimostrando un’attenzione verso le famiglie meno abbienti o quelle numerose.

### Quando arriva la Tari a Milano?

Per quanto riguarda la città di Milano, quest’anno sono previsti due avvisi di pagamento: uno relativo all’acconto emesso a maggio con scadenza il 10 luglio; l’altro concernente il saldo finale previsto verso fine anno. I milanesi hanno anche la possibilità di optare per un pagamento unico annuale anziché suddividere l’esborso in due momenti distintos.

### Quando arriva la Tari 2024 a Napoli?

Nel capoluogo campano invece le date da segnare sul calendario sono diverse: la prima rata è fissata al 15 luglio; segue poi una seconda rata al 16 settembre; infine una terza il 18 novembre. Il saldo dovrà essere regolato entro il 17 febbraio del 2025.

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