Casa in affitto senza contratto, anche l’inquilino rischia moltissimo: ecco a cosa va incontro

Attenzione alla pratica dell’affitto in nero: a cosa si va incontro se non si regolarizza con contratto tra proprietario ed inquilino.

La regolarizzazione della locazione di un immobile tra il suo proprietario ed un inquilino passa dalla stesura del cosiddetto contratto di affitto o di locazione. Un documento che mette nero su bianco non solo la durata dell’accordo ma anche e soprattutto l’importo che dovrà essere corrisposto mensilmente (o su base bimestrale/trimestrale a seconda degli accordi).

Affitto in nero, le conseguenze legali
Cosa può succedere in caso di affitto in nero?- (Architectours.it)

E tutta una serie di altri dettagli riguardanti eventuali responsabilità in caso di danneggiamenti volontari o involontari. Ciò nonostante la pratica dell’affitto in nero è molto diffusa e frequente in Italia ma rappresenta un atto illegale. A quali conseguenze si può andare incontro? Ve lo spieghiamo.

Affitto in nero e rischi: cosa succede ad inquilino e proprietario

La regolarizzazione dell’affitto di una casa è importantissima ma ciò nonostante sono in tanti a propendere per l’affitto in nero. Una pratica contraria alle norme di regolamentazione della locazione di un immobile e che espone al rischio di conseguenze piuttosto pesanti. Infatti il risultato, sotto il profilo legale, è rischioso da ambo le parti in quanto il proprietario non effettuerà in questo modo il versamento delle imposte, obbligatorio nel caso di contratti di affitto. Dall’altro l’inquilino potrà beneficiare di un contratto di affitto dall’importo più basso.

Affitto in nero, quali sanzioni per proprietario e inquilino
Contratto di locazione in nero e conseguenze legali- (Architectours.it)

Si tratta però di una convenienza solo apparente perché questa è una pratica illecita ed un pericoloso meccanismo che porta chi lo attua a rischiare di andare incontro a pesanti sanzioni. Del resto un affitto in nero non prevede, come accade obbligatoriamente mediante sottoscrizione del contratto di locazione, la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate rappresentando a tutti gli effetti un accordo fantasma agli occhi dell’ordinamento giudiziario. Il proprietario andrà in tal modo ad evadere sia l’imposta di registro che quella sui redditi, la prima riguardante proprio il contratto e la seconda gli importi percepiti sotto forma di affitto.

I rischi ai quali ci si espone sono molteplici: anzitutto non potrà ottenere la procedura di sfratto dell’immobile in caso di morosità dal momento che non esiste un contratto che regolarizzi la locazione. Non sarà possibile richiedere il decreto ingiuntivo ed in caso di accertamenti fiscali subirà una sanzione tra il 60 ed il 120% dell’imposta non versata o tra il 90 e il 180% a seconda che sul 730 non sia stato inserito il reddito di locazione o sia stato dichiarato un importo inferiore a quello effettivo.

Anche l’inquilino non solo non potrà far valere i propri diritti davanti ad un giudice ma sarà accusato di evasione fiscale ricevendo a tal proposito una cartella esattoriale per la regolarizzazione, con sanzione, delle somme non corrisposte.

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