Bonus di 2.020 euro per le mamme che non lavorano: chiedilo subito al Comune, i requisiti

Arriva dal Governo un grosso bonus per le mamme disoccupate. Ecco i requisiti e come chiederlo subito al proprio Comune.

Il nostro Paese ha sempre avuto un rapporto difficile con le donne, in particolare quelle che sono madri. Per questo motivo l’Italia vive da anni un calo di maternità, definito inverno demografico. Nel 2023 le nascite hanno toccato il minimo storico con 379mila bambini nati. Le donne italiane hanno smesso di fare figli e anche le straniere perché essere madri non si traduce in un vantaggio economico e sociale.

Nuovo bonus mamme da 2.000 euro
Arriva dal Governo un nuovo bonus mamme da 2.000 euro- (Architectours.it)

In Italia le donne con figli faticano ancora a trovare un’occupazione e spesso se possiedono un lavoro devono fare i salti mortali con mille difficoltà a fare carriera o a ottenere lo stesso stipendio degli uomini e perfino delle donne che non hanno figli. Ciò si traduce in un rischio maggiore di povertà che diventa proporzionale al numero dei figli. Lavorano senza figli il  56,3% delle donne, il che significa che la cura incide tantissimo anche in chi non è madre. Il tasso occupazionale scende al 55% per le donne fino a due figli e 40,2% se hanno tre o più figli.

Arriva un bonus mamme da 2.000 euro: come ottenerlo

Come detto, le lavoratrici madri devono fare i conti anche con uno stipendio più basso di quelle che non hanno figli, non solo perché spesso lavorano part-time, ma anche perché la maternità allontana le donne dal glass-ceiling (soffitto di cristallo) impedendo loro di fare carriera. Vien da sé che con stipendi più bassi il rischio di povertà aumenta sensibilmente per le lavoratrici madri.

Dal Governo un bonus per le mamme
Nuovo bonus dal Governo per le mamme con tre figli- (Architectours.it)

Il Governo ha approvato un nuovo Bonus Mamme, che è rivolto alle lavoratrici che hanno almeno due figli, mentre nel 2024 ne bastano due (fino al compimento del 10° anno). Si tratta di un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle dipendenti.

Oltre ad essere mamme di almeno tre figli fino ai 18 anni bisogna essere inoltre lavoratrici a tempo indeterminato. Possono ottenere il bonus mamme sia le dipendenti del settore pubblico che privato, con contratto a tempo pieno, escluse quelle che svolgono lavoro domestico. Possono richiedere il bonus anche le mamme con figli adottivi e in affidamento. I contributi previdenziali in questo caso li paga lo Stato, quelli che solitamente sono a carico delle lavoratrici.

In questo modo la busta paga diventa più sostanziosa poiché viene applicata la retribuzione netta e non quella lorda (alla quale si applica l’aliquota che si deve pagare all’ente previdenziale di appartenenza.  L’Inps solitamente trattiene il 9,19% dello stipendio, ma con il Bonus mamme le lavoratrici non hanno alcuna trattenuta. L’esonero contributivo è entro i 3.000 euro e possono essere versati fino a 250 euro al mese.

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